La sostituzione del protocollo HTTP sta facendo dei passi in avanti. Mark Nottingham, presidente del gruppo di lavoro HTTP della Internet Engineering Task Force (IETF) , ha annunciato che le specifiche dell’HTTP/2 sono state formalmente approvate e, superato il periodo in cui sono aperti i commenti si passerà subito dopo alla pubblicazione come standard. HTTP/2 è il primo importante aggiornamento del protocollo dal 1990, e si propone come obiettivo quello di migliorare performance e sicurezza. “L’ HTTP/1.1 ha servito il Web per oltre 15 anni, e la sua età inizia a notarsi” è quello che ha scritto sul sito web il gruppo di lavoro HTTP del IETF .La prossima generazione di HTTP è basato sul protocollo non standard SPDY sviluppato da Google con lo scopo di rendere più veloce il web. Dopo aver visto i risultati ottenuti in alcune implementazioni ad opera di Mozilla e Nginx e i vantaggi rispetto alla versione 1 del protocollo, l’IETF ha deciso di utilizzare SPDY/2 come base per HTTP/2 coinvolgendo anche i principali sviluppatori di SPDY. Inoltre, Google ha recentemente annunciato l’intenzione di passare gradualmente da SPDY a HTTP/2 nella versione 40 del suo browser Chrome.“Chrome ha supportato SPDY fin dalla versione 6, ma dal momento che la maggior parte dei benefici sono presenti anche in HTTP/2, è tempo di salutarlo”, hanno scritto Chris Bentzel, multiplexing manager di Google, e Bence Béky, ingegnere del software di Google blog.HTTP/2 si compone di due specifiche: Hypertext Transfer Protocol versione 2, e HPACK (un formato di compressione dell’header HTTP/2). Entrambe le specifiche sono state approvate dall’Internet Engineering Steering Group e sono in via di pubblicazione.Le principali differenze tra HTTP/1 e HTTP/2 sono:
HTTP/2 è di tipo binario anzichè testuale
HTTP/2, può utilizzare una connessione per soddisfare contemporaneamente tutte le richieste HTTP, velocizzando così i tempi di caricamento delle pagine Web
HTTP/2 usa un header compresso per ridurre l’overhead
HTTP/2 consente al server di inviare le risposte in modo proattivo (push) nella cache del client per usi futuri
“La migrazione dalla versione 1 alla 2 è stata progettato in modo da ridurre al minimo le modifiche ad applicazioni ed Api, ma, allo stesso tempo, offrendo prestazioni elevate atte a migliorare l’ utilizzo delle risorse di rete. Gli utenti del Web saranno in gran parte in grado di beneficiare dei vantaggi offerti da HTTP/2 senza dover fare nulla di diverso”, così scrivono Nottingham e Barry Leiba, dell’ IETF,sul blog dell’organizzazione.
Gli sviluppatori possono provare attualmente il nuovo protocollo in Chrome e Firefox. Ulteriori informazioni sono disponibili qui.